venerdì 19 aprile 2013

Per questo mi chiamo Giovanni - di Luigi Garlando



Il libro parla di un bambino di nome Giovanni che chiede al padre come mai lo hanno chiamato Giovanni. Giovanni vive in Sicilia, il padre incomincia( per il suo decimo compleanno) a parlarli della vita di un certo Giovanni Falcone, dove viveva, come ha trascorso l’infanzia e così via. Il padre di Giovanni incomincia a parlargli della mafia, e gli spiega che Falcone lavorava nel campo della giustizia. Dopo il racconto dice anche che Rocco un ragazzo che andava in giro per le scuole a raccontare che cos’ è la mafia. venne ucciso da un’autobomba, subito la gente del posto pensò che la prossima fosse toccata a Giovanni F. Dopo tutto quello che è successo Giovanni è costretto ad essere scortato fino all’ingresso dell’edificio dove lavorava, d'altronde era l’unico modo per riuscire a sopravvivere a Palermo, dopo tutto questo Giovanni non può più permettersi di andare in ristorante, al cinema o a girare per le vie di Palermo. Giovanni si accorge di correre troppi rischi a Palermo per lui e per sua moglie, quindi viene trasferito a Roma dove lavorerà per il governo, aiuterà le persone che devono studiare le leggi e a studiare quelle che servono contro la mafia. Dopo esser andato a lavorare e a vivere finalmente con la moglie Giovanni può finalmente riandare a cenare al ristorante o andare a vedere un film al cinema. Un giorno però Giovanni decide di prendere lui il volante della macchina, facendo sedere l’autista dietro mentre la moglie affianco a lui. Questo fu il giorno segnato da Giovanni, perché venne visto da un mafioso che avvisò un amico che si trovava sopra una collina, dopo che egli vide le tre macchine da un’elevata altezza preme la levetta del radiocomando, dove erano impostate le bombe.
Il libro mi è piaciuto molto, lo consiglierei a chi piacciono i libri con storie di mafia.
Ho letto il libro in quattro giorni
Gioia (2A Donori)

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