Il libro parla di un bambino di nome Giovanni
che chiede al padre come mai lo hanno chiamato Giovanni. Giovanni vive in
Sicilia, il padre incomincia( per il suo decimo compleanno) a parlarli della
vita di un certo Giovanni Falcone, dove viveva, come ha trascorso l’infanzia e
così via. Il padre di Giovanni incomincia a parlargli della mafia, e gli spiega
che Falcone lavorava nel campo della giustizia. Dopo il racconto dice anche che
Rocco un ragazzo che andava in giro per le scuole a raccontare che cos’ è la
mafia. venne ucciso da un’autobomba, subito la gente del posto pensò che la
prossima fosse toccata a Giovanni F. Dopo tutto quello che è successo Giovanni
è costretto ad essere scortato fino all’ingresso dell’edificio dove lavorava,
d'altronde era l’unico modo per riuscire a sopravvivere a Palermo, dopo tutto
questo Giovanni non può più permettersi di andare in ristorante, al cinema o a
girare per le vie di Palermo. Giovanni si accorge di correre troppi rischi a
Palermo per lui e per sua moglie, quindi viene trasferito a Roma dove lavorerà
per il governo, aiuterà le persone che devono studiare le leggi e a studiare
quelle che servono contro la mafia. Dopo esser andato a lavorare e a vivere
finalmente con la moglie Giovanni può finalmente riandare a cenare al
ristorante o andare a vedere un film al cinema. Un giorno però Giovanni decide
di prendere lui il volante della macchina, facendo sedere l’autista dietro
mentre la moglie affianco a lui. Questo fu il giorno segnato da Giovanni,
perché venne visto da un mafioso che avvisò un amico che si trovava sopra una
collina, dopo che egli vide le tre macchine da un’elevata altezza preme la
levetta del radiocomando, dove erano impostate le bombe.
Il libro mi è piaciuto molto, lo consiglierei
a chi piacciono i libri con storie di mafia.
Ho letto il libro in quattro giorni
Gioia (2A Donori)
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