Il libro parla di un bambino
ebreo Uldis che viene catturato dai tedeschi e impiegato come mascotte della
propaganda.
Questo bambino dopo esser
diventato grande ebbe dei figli. Uno di essi vive ad Oxford ed Uldis cioè il
padre, va a trovarlo, senza avvertire la moglie. Uldis non ha raccontato la sua
infanzia a nessuno e infatti decide di partire per raccontare tutto al figlio, poi
ci ripensa e non gliene parla.
Più tardi, in Australia, la sua
storia viene fuori …
Consiglio questo libro a chi è
appassionato di biografie, oltre tutto a me è piaciuto molto perché parla
dell’infanzia di un bambino, che ha vissuto un lungo periodo con persone
sconosciute.
Ho letto il libro in 2 settimane
Gioia (2° Donori)
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